Come crisalide – ma che vita che vita se... – m’avvio all’ennesima metamorphosi.
Non moritura né moribonda, ma
viva senza più minaccia di lì a breve non essere più. Cinque anni all’ombra di
una chiamata di lì a breve che non arrivava più. Non arriverà così, la fine.
Il fine rimane tale e quale,
vivere! Un fine cui s’aggiunge ancora strada che a dirla tutta non avevo manco
chiesto.
Malcerta Euridice, al saperlo.
Ora è tempo di digerire il mio
destino, ancora una volta. E’ tempo di rinverdire sogni da sognare, desideri da
soddisfare. E’ tempo ancora di avere tempo e non darsene.
Darmi da fare piuttosto, come al solito.
A bientot!
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