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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Orizzontale e verticale le figure del potere

  Soffro di vertigini, temo le alture. Sto a mio agio con i piedi per terra, a livello del mare. Forse anche per questo alla verticalità preferisco di gran lunga l’orizzontalità. In che senso? Giusto quello dell’ultima fatica di Stefano Boni per la preziosa elèuthera Orizzontale e verticale le figure del potere . Un libro necessario, tanto da suscitare la meraviglia dell’autore nel constatare che non è stato scritto prima. In copertina una stampa del 1700 circa, un’acquaforte di Giuseppe Maria Mitelli la “Machina del mondo – Ognun cerca di star sopra il compagno”. E’ una piramide umana con alla base il Villano e il Fachino, schiacciati dal peso di più illustri personaggi che culminano nella figura del re accanto al quale implacabile e orizzontale c’è la falce della morte che tutti pareggia. E’ una rappresentazione dell’insofferenza popolare al sistema gerarchico, popolo che all’epoca sperava in nient’altro che nella parificazione del trapasso. Invece furono rivoluzioni, la francese